16.11.07

15 novembre '07: Con la y.

che efficienza signori che efficienza.

la puntata e' gia online!

qui.

28.10.07

11 Ottobre '07: Gli Evolu-Tori.

Ascoltate la puntata.

Questa volta voglio spiegarvi perché metto musica chitarrina e, in generale, perché esiste l'indie: perché tutti invecchiano!
Questa almeno è la tesi sostenuta da me e Lisa di Utilità Zero, che mi ricorda che esiste anche altra musica, più potente, più veloce, più spaccateste dell'indie. E che la maggior parte delle band indie sorge dalle ceneri di band Punk-Rock-Hardcore, di gente che poi invecchia, si stanca presto, gli fanno male le orecie, e prende in mano la chitarrina.
E rimbalziamo dal Texas al Canada, da Chicago a Kansas City, e scopriamo che abbiamo ragione. Ovvio.

E così andiamo con progenitori e prole:

The Get Up Kids - I'm A Loner Dottie, A Rebel
The New Amsterdams - The Smoking Gun
C'è poco da dire di nuovo sul gruppone di Kansas City, a parte l'origine del nome: viene da una canzone dei Cure, Suburban Get Up Kids, ma si sa che non si puo' avere un nome che inizi per ESSSE DI SSAVONA, e quindi via la prima parola!
La voce di Matt Pryor basta invece per tenere alto il tiro dei figli New Amsterdams, usciti con un nuovo album il 25 settembre.

Propagandhi - Antimanifesto
The Weakerthans - Night Windows
In questo caso la storia è cambiata parecchio, dell'energia e della batteria hardcore veloce dei Propagandhi rimane pochissimo, negli Weakerthans ("Go ahead, I'm weaker than you can possibly imagine" dal film The Lover) c'è ancora l'impegno nei testi, più ricercati e poetici anche se meno schierati politicamente; tuttavia è ancora la voce di John K. Samson che lega i due gruppi, voce che da comprimaria nei Propagandhi diventa leading voice negli Weakerthans. Anche per loro nuovo album il 25 settembre.

At The Drive In - Enfilade
Sparta - Tensioning
Engine Down - Cover
The Mars Volta - Drunkship Of Lanterns
Texas. Peggio di Beautiful. E non si riesce a capire un. Figli che lasciano i genitori per farsi i cognati delle nuore. O aro mia nuora o ardo un autodromo, o forse il contrario.
Si parte dagli At The Drive In, che sono un po' li' a ricordare a tutti quelli che vogliono fare emo come si fa. Poi le incomprensioni tra i membri del gruppo permettono la nascita di Sparta e The Mars Volta. Da non perdere l'inquietante sito degli Sparta www.spartamusic.com. Se uno Sparta va via, arriva un Engine Down. Potenza e melodia, grazie al Tetris Trieste lo sa.
Ma DOV'E' ANDATO lo Sparta? E' tornato all'ovile, raggiungendo i vecchi compagni negli Improvvisa-Tori Mars Volta.
Lisa voglio il disegnino, e l'albero genealogico.

Braid - Killing A Camera
Owen - Bad News
Si parla infine di Chicago, della famiglia Kinsella e di Bob Nanna, poche vite che si incrociano in mille gruppi che fanno il poweremocore anni '90 e poi finiscono inevitabilmente nel cantautorato acustico di Owen e The City On Film.

Non resisto a mettere anche un po' di chitarrina pura, Lisa ne approfitta per andare in bagno. Non capisco se ci sia un legame.
Art Of Wind - Land Of The Macaone
Dashboard Confessional (Regina Spektor cover) - Better

Bene. Sono emozioni rare quelle che si provano a condurre una puntata con questa uzzettina, voce ormai storica di Radiofragola. Ammesso che una radio esista, quanto dovremo aspettare per risentirla in questa trasmissione?
Non troppo.
Mino

19.10.07

Ho Timoria dei Negrita

Chissa' che non m'incazzan loro.
Puntata caricata qui.

15.10.07

Perche' dovete spararmi?

Per capire chi sia il responsabile della musica di dovetespararmi, rintracciarlo ed eventualmente ucciderlo, ascoltate la puntata. Ospite d'eccezione: Lisa di Utilita' Zero!

Presto il post con il senso, il perche' e il percome.

Mino

15.9.07

13 Settembre '07: Il lungo autunno caldo.

Torniamo in onda con un piede ancora nell'estate, uno già nel clima siberiano, ed uno, che in realtà credevamo di non avere, nella fossa.
Disorientati da tutto questo ci permettiamo di ascoltare i poppeggianti Rilo Kiley, Badly Drawn Boy e Cold War Kids e di promuovere un evento un po' distante dalla musica di DS ma molto vicino alla mia psiche:
STRADASUONA 2007, dal vivo nel comprensorio dell'ex-OPP di San Giovanni vedrà per tre giorni succedersi tre gruppi eterogenei ma molto particolari:

martedì 18 Niente Band (musica popolare e reading)
martedì 19 Zoe & The Okada Supersound (reggae)
martedì 20 Rudy Marra & Sopaband (zuppa di generi)

Poi spazio all'angolo della morbosità con Soko, la parigina peperina, e Jenny Owen Youngs, la sbarazzina castigata, di cui mostriamo foto con finalità esclusivamente morbose:
Parentesi italiana poi per parlare di forse il miglior disco indie italiano dell'anno, Technicolor Dreams degli A Toys Orchestra, e di una serie di serate chitarra e voce che ci aspettano al Circolo Arci di Via San Michele qui a Trieste: Cosimo, FR Luzzi, Abbazabba fra i nomi usciti dalle prime indiscrezioni.

La registrazione è come sempre in altro a destra (vicino al bagno).
La scaletta è qui:
  • Bright Eyes - Four Winds
  • Rilo Kiley - Close Call
  • Mates Of State - Like U Crazy
  • Jenny Owen Youngs - Fuck Was I
  • Cosimo - Wendnesday Night
  • A Toys Orchestra - Cornice Dance
  • Soko - If You Take My Heart
  • Badly Drawn Boy - A Journey From A to B
  • Picastro - Hortur
  • Cold War Kids - We Use To Vacation
I can't wait to say all the things you can't see
All the things that make you better (Mates of State)

Ci vediamo da queste parti.
Mino

14.9.07

Ad personas.


La puntata è già caricata, Mene e Tuniz.

31.8.07

Shagoo 2007, domenica: The Grass is the Reason

Sunday's Best. Allo Shagoo la strategia domenicale e' alternare per tutto il pomeriggio un acustico sul prato e un gruppo elettrificato sul palco coperto.
Le esibizioni sul prato sono intrinsecamente emozionanti. Il prato è emozione.

Cosimo suona, me lo perdo, mi scuso con lui. Ma sta registrando, non dimenticherò di farlo sentire in futuro, non dimenticherà di venire a trovarci in radio. Non so se prenderla come promessa o come minaccia. Cosimo ci farà tutti secchi.

Date un'occhiata al video che lascia cogliere un centesimo dell'atmosfera respirata sul prato. Loro sono i Flap.

I Flap suonano. Chitarra e Basso ondeggiano lentamente a ritmo dei loro arpeggi math, il batterista suona in piedi, tre nanetti del bosco che basculano coordinati come fossero su una nave in preda alle onde. Da dove pesco tutta questa poesia?

Bob Corn appare. Lui non fa il sound check, lui lavora col Tubo per cercare un buon volume e scoprire da dove proviene il brusio. Lui non inizia il concerto quando è tutto pronto, lui va a bere un bicchiere di vino. Lui non parla col pubblico, lui sussurra qualcosa lontano dal microfono. Lui non canta, lui fa venire la pelle d'oca.Fa un po' di canzoni battendo i piedi nudi sull'erba e accarezzando la chitarra. Fa anche una cover di She floated away degli Husker Du. Alla fine sembra liberarsi dalle catene dell'amplificazione quando lascia jack e microfono e si accovaccia tra il pubblico sul prato e canta l'ultima in cui ci augura buona serata.
Ha tempo per ringraziare lo staff dello Shagoo e ne approfitta per lanciare la sua personale battaglia con accento emiliano: "Io vengo da San Martino Spino e lì giù da me ci sono tanti maiali. Ora io so che lo Shagoo viene dall'esperienza del punk e so anche dell'impegno vegan che ci sta dietro, ed è bello e non vorrei offendere nessuno. Vegan è punk. Ma voglio chiedervi una cosa: perché, la salsiccia non è punk? Secondo me è punk, ragazzi, la salsiccia è punk!"Scatta un mezzo applauso. Il pubblico non è tutto vegano. O forse Bob è molto carismatico.

Infine suonano i Comaneci. La solita sweetness nei loro pezzi. La voce di Francesca nello schema che la rende unica. La chitarra di Andrea che dà corpo alle melodie. Il violoncello di Jenny che fa fare il salto in alto al gruppo. Non importa che poi Jenny per farci comprare i due vecchi EP (ce li abbiamo già!!!) si inventi una triste storia riguardante due fratelli siamesi del suo paese poi mutilati. Vogliamo bene ai Comaneci lo stesso, anche grazie a quegli animaloni colorati che ricamano a mano sul packaging personalizzato del loro CD.

Sul palco intanto hanno suonato molti altri e fino a molto tardi. Ma basta: non voglio parlare d'altro che di prato, oggi; sono queste le cose che voglio ricordare dello Shagoo. Oltre alle facce stravolte ma contente di chi l'ha costruito.

Al prossimo anno.
Mino


Potete ascoltare la puntata nel player in alto a destra. Ecco la playlist.
  • June - The Mystery of Seeing You
  • Bob Corn - I Will Return
  • Comaneci - Sweetness
  • Someone Still Loves You Boris Yeltsin - Oregon Girl
  • David Bazan - Cold Beer and Cigarettes
  • Maritime - Guns of Navarone
  • Beirut - Postcards from Italy
  • Soko - I'll Kill Her
  • Art of Wind - The Lyre, The Minuet
  • Damien Jurado - Pink Moon (Nick Drake cover)

26.8.07

Shagoo 2007, sabato: A spasso con Torcy.

La febbra blocca la programmazione di DoveteSpararmi, ma non lo Shagoo.
Così, imbottito di medicinali, mi avvio verso il solito ex-campo di Tiro a Volo di Bagnaria Arsa. Ci andavo in bici da piccolo con gli amici. Ci vado in macchina da 4 anni per i concerti. Ma sbaglio strada lo stesso, sono ostile anche alle indicazioni, oltre che allo stile. Tra l'altro dev'essere un bello stile il mio: ho il torcicollo, quindi comincio subito a grigliare le verdure con la testa storta, ma stare a 10 centimetri dalla griglia mi fa bene.
Dopo 2 ore di melanzane mi passano hamburger di seitan, inorridisco, poi tento di bruciarli da ambo i lati.
Alla fine l'effetto dell'antidolorifico finisce, e ricompare Torcy. Ne approfitto per godermi l'unico gruppo e mezzo che mi interessa nella serata.

Il mezzo è Rella the Woodcutter, e va come doveva andare, intrecci sonori di 4 strumenti, potenza musicale e folk. La batterista pesta duro, ha un cane nero ma non gli dà acqua minerale da bere. Il suo ragazzo e Rella non le prendono il cocktail che vuole lei.
Il gruppo intero che voglio vedere sono invece i June. Mi accorgo di quanto sia facile trovare dei sardi a Bagnaria Arsa: c'è una tavolata di neri sotto il tendone, capelli neri, occhi neri, carnagione olivastra, devono essere loro, insieme ai GOLFCLVB. Salgono sul palco e vanno, melodiosi, anni '60, si divertono, ridono fra di loro per qualche cappella, la tastierista è decisamente il motore immobile del gruppo, i suoni non lasciano intendere tutto il bene che si può ascoltare da loro, quindi ne compro subito il bel cd.


La serata prosegue sul palco con musica poco eunuca, poco da dovetespararmi, quindi mi metto al coperto, nel bar dei superalcolici.
"Una grappa ma nel bicchiere grande, se no la perdo tutta nei primi tre passi"
"4 spritz bianchi e 2 neri" - "anche i neri sono spritz o sono solo vino?"
Sento solo queste tre frasi per 4 ore, più o meno, ma le sento ripetute millemila volte. Questo è ciò che mi piace dello shagoo.

Quello che mi aspetta stasera è ancor più bello. Per tutta la giornata di ieri c'era la barba di Bob Corn in giro per lo Shagoo, chi poteva ne ascoltava il verbo. Oggi lo mette in musica quel verbo, sarà da ridere.
E poi Comaneci. E poi Cosimo.
E poi voglio ricordarmi perché mi erano piaciuti gli Ex-Otago dal vivo.

Contento.
Mino

15.8.07

2 Agosto '07: l'ultimo chiodo nella bara dell'estate

Ci prepariamo al peggio. Perché è meglio peggio. Perche gli amici dello ShagooShagooFest hanno sottotitolato l'edizione 2007 con "L'ultimo chiodo nella bara della scena". Perché meglio ironici.

Ma facciamo partire il player qui a destra e cominciamo dall'inizio.
In un periodo di divertimenti musicali come l'estate ci lanciamo a volo d'aquilone schiantandoci spesso sul prato: gli I'm From Barcelona forse sono l'evento della stagione, li passano su Radio2, fanno andare via la corrente nella treehouse sulla spiaggia di Marina di Ravenna ma il pubblico li canta per 10 minuti a cappella (che non vuol dire 10 minuti per ciascuno, ma 10 minuti senza colplei: se avete tempo da spendere bene, godetevi il filmato dell'intero concerto pubblicato da icepick).
Per un quadro più chiaro vi riporto le belle parole di Polaroid: "Ammettilo: delle canzoni degli I'm From Barcelona "in sé" ti importa fino a un certo punto. Piuttosto, è in quello che vogliono raccontare, è l'idea della musica che hanno, l'idea di festa che presuppongono, che ti coinvolge e ti trascina. E ti viene il sospetto che senza di noi, lì, sudati e scalpitanti, tutti stretti intorno a loro, quelle canzoni resterebbero quasi mute. E che d'altra parte, noi senza di loro saremmo più sordi. Perché quando le incontriamo, non le stiamo soltanto ascoltando. Stiamo partecipando, alle canzoni." e vi invito a godervi questo video girato per le vie di Parigi.


Facendovi notare solo un paio di chicche come un'altra introvabile traccia di Jaymay e una cover degli Arcade Fire fatta addirittura dagli adorabili Calexico, passiamo a quel che ci interessa di più, cioè invitarvi allo ShagooShagooFest2007.


Il 24-25-26 agosto una serie di gruppi difficili da trovare insieme a cosi pochi passi da casa vi aspettano a Bagnaria Arsa (UD), a 5 minuti dalla stazione dei treni di Cervignano o dall'uscita autostradale di Palmanova. Come al solito campeggio, cucina vegana e vegetariana, birra a prezzi compagni, tanta cordialità e ironia, qualche alpino di passaggio.
Questa settimana proseguiamo le anticipazioni sullo Shagoo con due gruppi sardi, i June e i GOLFCLVB, che animano la gentilissima etichetta isolana Here I Am che ringraziamo per il materiale fornito.

Infine le scoperte che contribuiscono a smussare la mia ignoranza:
Xavier Rudd, australiano che imparò a suonare il didgeridoo soffiando nel tubo dell'aspirapolvere; i Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo che insieme a Robertina rifanno le canzoni degli anni '60; il lo-fi della norvegese Soda Fountain Rag; Jens Lekman che ha trovorubato l'esofago di Morrisey.

La scaletta:
  • I'm From Barcelona - Collection Of Stamps
  • Clap Your Hands Say Yeah! - Emily Jean Stock
  • Calexico - Ocean Of Noise (Arcade Fire cover)
  • Jaymay - What Happened
  • June - Come From Cold
  • GOLFCLVB - Other Lines
  • Xavier Rudd - Better People
  • Robertina & Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo - Nessuno
  • Soda Fountain Rag - You Can't Stop Me
  • Jens Lekman - You Are The Light By Which I Travel Into This And That

Un Tzururari a tutti.
Mino

27.7.07

27 luglio: Bright Eyes a Ferrara 2007

Puntata semimonografica sull'indimenticabile concerto di Brigth Eyes a Ferrara; non possiamo che corredarla con un post-recensione del live. Mentre leggete scaricate l'mp3 della registrazione e ascoltatela!

17 luglio 2007. Il caldo rende viscida anche la purezza e l'apertura mentale con cui una strana compagnia di giovani nerd spostati, vecchi nostalgici spostati anch'essi, ostetriche, ceroni e ragazze carine per definizione si è presentata per questa serata di Ferrarasottolestelle 2007.

Il concerto è aperto da Jaymay, una giovane cantastorie nata e cresciuta nei dintorni di New York, che ha al suo attivo solo un Ep, cinque canzoni, e si porta dietro solo la sua chitarra e la sua versatile voce. Iniziò esibendosi negli open-mic, le serate in cui un microfono aperto su un palco è a disposizione di chiunque abbia arte da comunicare, e in breve si fece una fama nel giro dei locali newyorkesi. Il coinvolgimento del pubblico fu probabilmente lo stesso che prende ora il pubblico di Piazza Castello, che comincia a fischiettare la melodia, a battere le mani a tempo, addirittura a cantare l'accattivante ritornello di The Only One I Love.

Jaymay canta 6 o 7 gemme, e poi discreta lascia il posto alla "star", a Bright Eyes.
I tecnici di palco hanno intanto apprestato una scenografia bianca, cosparsa di coloratissimi mazzi di fiori. L'atmosfera è country ma anche molto elegante.
Irrompe Conor Oberst di bianco vestito (ci aspettiamo che esclami un "Mi vendo!" alla RenatoZero) con le canzoni del recente Cassadaga, e via via prendono posto i musicisti, le violoncelliste, il violinista, la flautista, gli altri fiati, le percussioniste, il pianista e infine il chitarrista e il bassista che insieme a Conor animano la band.

Gli arrangiamenti movimentati, sempre pervasi dal sapore country, che appaiono naturali sui pezzi dell'ultimo album, come Clairaudients (kill or be killed), Hot knives, Soul singer in a session band, Classic cars, riescono a rapire anche canzoni di vecchi album, come First day of my life, rivisitata in chiave ritmata, che coinvolge il pubblico, evidentemente composto da veri affezionati, nonostante la peculiarità aggratis di questo live: la platea si esalta infatti anche con The calendar hung itself… da Fever & Mirror [2000] e con I believe in symmetry e Gold mine gutted da Digital Ash in a Digital Urn [2005] e con il pezzo che chiude la serata, At the bottom of everything da I'm Wide Awake, It's Morning [2005], che ci manda il delirio già dalla chitarra stoppata dell'intro.
Non mancano i pezzi strappalacrime come Make a plan to love me, in cui archi e voci femminili dominano la scena, o come una versione semi-improvvisata di Lua in duetto con il violinista che fa venire la pelle d'oca, se possibile, ancora più che in versione originale. Guardate qui sotto se non ci credete.

Il ragazzo si vede che è cresciuto, e dal tour 2005 dimostra di avere sotto controllo ogni singolo centimetro del palco, ogni corda suonata dai suoi musicisti, ogni movimento dentro e fuori la musica. Da come modula la potenza della sua voce cogliendo le aritmie cardiache di chi lo ascolta, da come sbatte i piedi travolto dai suoi stessi ritmi, da come risponde esaudendo con prontezza la richiesta di un bis da parte dei fans, da come ha intonato il suo vestito ai fiori che lancia dal palco non si hanno più dubbi: ha aggiunto una forma, un contesto, a quella sostanza che già nei precedenti album saltava alle orecchie, e questo contesto riesce a renderlo simpatico pur nella veste di ragazzo prodigio in cui è costretto, riesce a renderlo divo nonostante l'aspetto di ragazzo disagiato ed emarginato che ha conservato dalla sua già travagliata vita.
Tutti forse attendono Four winds e I must belong to somewhere, i pezzi più importanti dell'ultimo album, ma Bright Eyes non è tipo da darti quel che ti aspetti.

Così ci accontentiamo di If the brakeman turns my way, e in attesa che i nostri binari ci riportino davanti a Bright Eyes e magari sulla via giusta, cerchiamo solo a place to level out.

Mino.


P.S.: La playlist della puntata
  • Bright Eyes - A Soul Singer in a Session Band
  • Jaymay - Sea Green, See Blue
  • Bright Eyes - Classic Cars
  • Bright Eyes - The Calendar Hung Itself...
  • Bright Eyes - If The Brakeman Turns My Way
  • Architecture in Helsinki - Heart It Races
  • Ex-Otago - Song For Sasha
  • The Polyphonic Spree - Section 22 (Running Away)
  • The Thrills - This Year