27.7.07

27 luglio: Bright Eyes a Ferrara 2007

Puntata semimonografica sull'indimenticabile concerto di Brigth Eyes a Ferrara; non possiamo che corredarla con un post-recensione del live. Mentre leggete scaricate l'mp3 della registrazione e ascoltatela!

17 luglio 2007. Il caldo rende viscida anche la purezza e l'apertura mentale con cui una strana compagnia di giovani nerd spostati, vecchi nostalgici spostati anch'essi, ostetriche, ceroni e ragazze carine per definizione si è presentata per questa serata di Ferrarasottolestelle 2007.

Il concerto è aperto da Jaymay, una giovane cantastorie nata e cresciuta nei dintorni di New York, che ha al suo attivo solo un Ep, cinque canzoni, e si porta dietro solo la sua chitarra e la sua versatile voce. Iniziò esibendosi negli open-mic, le serate in cui un microfono aperto su un palco è a disposizione di chiunque abbia arte da comunicare, e in breve si fece una fama nel giro dei locali newyorkesi. Il coinvolgimento del pubblico fu probabilmente lo stesso che prende ora il pubblico di Piazza Castello, che comincia a fischiettare la melodia, a battere le mani a tempo, addirittura a cantare l'accattivante ritornello di The Only One I Love.

Jaymay canta 6 o 7 gemme, e poi discreta lascia il posto alla "star", a Bright Eyes.
I tecnici di palco hanno intanto apprestato una scenografia bianca, cosparsa di coloratissimi mazzi di fiori. L'atmosfera è country ma anche molto elegante.
Irrompe Conor Oberst di bianco vestito (ci aspettiamo che esclami un "Mi vendo!" alla RenatoZero) con le canzoni del recente Cassadaga, e via via prendono posto i musicisti, le violoncelliste, il violinista, la flautista, gli altri fiati, le percussioniste, il pianista e infine il chitarrista e il bassista che insieme a Conor animano la band.

Gli arrangiamenti movimentati, sempre pervasi dal sapore country, che appaiono naturali sui pezzi dell'ultimo album, come Clairaudients (kill or be killed), Hot knives, Soul singer in a session band, Classic cars, riescono a rapire anche canzoni di vecchi album, come First day of my life, rivisitata in chiave ritmata, che coinvolge il pubblico, evidentemente composto da veri affezionati, nonostante la peculiarità aggratis di questo live: la platea si esalta infatti anche con The calendar hung itself… da Fever & Mirror [2000] e con I believe in symmetry e Gold mine gutted da Digital Ash in a Digital Urn [2005] e con il pezzo che chiude la serata, At the bottom of everything da I'm Wide Awake, It's Morning [2005], che ci manda il delirio già dalla chitarra stoppata dell'intro.
Non mancano i pezzi strappalacrime come Make a plan to love me, in cui archi e voci femminili dominano la scena, o come una versione semi-improvvisata di Lua in duetto con il violinista che fa venire la pelle d'oca, se possibile, ancora più che in versione originale. Guardate qui sotto se non ci credete.

Il ragazzo si vede che è cresciuto, e dal tour 2005 dimostra di avere sotto controllo ogni singolo centimetro del palco, ogni corda suonata dai suoi musicisti, ogni movimento dentro e fuori la musica. Da come modula la potenza della sua voce cogliendo le aritmie cardiache di chi lo ascolta, da come sbatte i piedi travolto dai suoi stessi ritmi, da come risponde esaudendo con prontezza la richiesta di un bis da parte dei fans, da come ha intonato il suo vestito ai fiori che lancia dal palco non si hanno più dubbi: ha aggiunto una forma, un contesto, a quella sostanza che già nei precedenti album saltava alle orecchie, e questo contesto riesce a renderlo simpatico pur nella veste di ragazzo prodigio in cui è costretto, riesce a renderlo divo nonostante l'aspetto di ragazzo disagiato ed emarginato che ha conservato dalla sua già travagliata vita.
Tutti forse attendono Four winds e I must belong to somewhere, i pezzi più importanti dell'ultimo album, ma Bright Eyes non è tipo da darti quel che ti aspetti.

Così ci accontentiamo di If the brakeman turns my way, e in attesa che i nostri binari ci riportino davanti a Bright Eyes e magari sulla via giusta, cerchiamo solo a place to level out.

Mino.


P.S.: La playlist della puntata
  • Bright Eyes - A Soul Singer in a Session Band
  • Jaymay - Sea Green, See Blue
  • Bright Eyes - Classic Cars
  • Bright Eyes - The Calendar Hung Itself...
  • Bright Eyes - If The Brakeman Turns My Way
  • Architecture in Helsinki - Heart It Races
  • Ex-Otago - Song For Sasha
  • The Polyphonic Spree - Section 22 (Running Away)
  • The Thrills - This Year

5 Comments:

At 30 luglio, 2007 08:51, Blogger Paola said...

bella la recensione, davvero, dovresti pensare di farlo di mestiere. davvero, vien voglia di ascoltarli 'sti tipi. solo una cosa: la presenza delle ostetriche. voglio dire, esiste un'ostetrica tipo a cui tutte le colleghe somigliano e cosi` e` nato un luogo comune (e allora spiegami perche` tu ne sai piu` di me di ostetriche) o a qualche spettatrice del pubblico si sono rotte le acque e hai assistito al miracolo della nascita davanti a occhi-chiari che hanno li per li` improvvisato la parte di angeli custodi, tanto l'abito fa il monaco, mentre il team di ostetriche presenti si traformava nelle supereroine efficienti e asettiche del momento? o magari ci hai provato con una e hai scoperto che c'era tutto il distretto sanitario locale, reparto di ginecologia e ostetricia, presente perche` contagiato dalla passione per quella musica con cui una loro recente giovane paziente le aveva contagiate? ah ok, ho capito. due di loro parlavano a voce alta e si raccontavano la giornata. tu, un po' infastidito perche` la loro vicinanza sembrava un male inevitabile. beh, le altre opzioni erano piu` interessanti. non che fare l'ostetrica non lo sia. pero`.
beh, a questo punto la curiosita` mi assale ... racconta come hai scoperto che c'erano ostetriche.
buona giornata

 
At 30 luglio, 2007 14:06, Blogger mino said...

ah ah mi sto ammazzando dalle risate e in piu ho letto e riletto il commento, ma e' talmente ricco che per capirlo devo leggerlo ancora: non so decidere la risposta.
Intanto grazie,
Mino

 
At 30 luglio, 2007 14:10, Blogger mino said...

Sono onorato di poter riportare le parole di Jaymay in persona. A questo punto oltre alla qualita' musicale si aggiunge la simpatia personale. Mi raccomando visitate il suo sito http://jaymaymusic.com/ !

"MINO! thank u so very much. i didnt know people were singin along til i put the mic out in the crowd n stopped singin myself. one of the best experiences of my life to date-- thank u, ferrara! i read the review (lived in florence for 9 months at one point n can still remember some italian ok) . . . i hope to be back soon. really is such an extraordinary city- with that castle n all. n the amazin hosts n dinner we all had n of course bright eyes! thanks again n i'll keep u posted bout the record comin out this fall.

sincerely,
jaymay"

 
At 22 ottobre, 2007 20:50, Anonymous Anonimo said...

ho scoperto solo oggi che i Bright Eyes sono stati in italia, che stronzo che sono che nn mi sono andato ad informare sul loro sito, mi sono perso l'esibizione del mio grupppo preferito, cmq Conor lo preferivo prima, ilragazzo di Omaha, ora che mi ci hai fatto pensare di bianco vestito poteva davvero essere Zero. Cmq Conor rimani il mio idolo e credo si dica i Bright Eyes, io li ho sempre sentiti in questo modo.

 
At 15 marzo, 2010 08:14, Anonymous Anonimo said...

imparato molto

 

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